ODI ET AMO

ODI ET AMO

Produzione Alma Rosé
Un progetto di Annabella Di Costanzo

Con Annabella Di Costanzo
Musica dal vivo Camilla Barbarito e Fabio Marconi

Testo Elena Lolli
Regia Elena Lolli e Manuel Ferreira

Consulenza scenografica Stefano Zullo
Luci Stefano Colonna

Odi et amo è uno degli spettacoli della Trilogia della Genitorialità su cui la Compagnia lavora dal 2015 per indagare sul ruolo dei genitori e le trasformazioni della famiglia. 

Con questo spettacolo la Compagnia torna a parlare di maternità, quella di una madre non più giovane e del suo rapporto con un figlio cresciuto e in piena adolescenza. Nuove acque in cui navigare, tempeste emotive e ormonali difficili da affrontare. I giorni dell’infanzia del figlio sono finiti e per la madre sono arrivate le provocazioni, le sfide, gli abbracci contati, la distanza e la fatica di trovare un punto comune.

La madre si racconta e si interroga in un dialogo costante con se stessa. La sua voce, i suoi pensieri, si intrecciano tra loro in una tessitura di parole, suoni e canto grazie alla musica dal vivo di Camilla Barbarito e Fabio Marconi.

Piano piano una strada si apre: capire la differenza tra proteggere e controllare, cercare di sintonizzarsi sul mondo del figlio, mettere fine a quella stagione che è l’infanzia, a quel bambino a cui guarda ancora con nostalgia per aprirne una nuova in cui il figlio è un altro da sé, e anche l’amore si è trasformato in qualcosa di diverso.

 

ALMA ROSE’ e la Trilogia della Genitorialità

Nel 2015 Alma Rosé crea la Trilogia della Genitorialità, per aprire una riflessione sui cambiamenti della famiglia e dei ruoli genitoriali che stiamo vivendo. Il primo pensiero che arriva per chi oggi ha figli è che fare i genitori sia molto diverso da prima. E anche le famiglie sono molto diverse da prima. Cambiano il se, il quando e il come si è madri e padri. Cambiano le madri che investono le loro energie sui figli e sul lavoro, i padri che vivono una paternità più intima, le famiglie che si scompongono e si ricompongono.

Fanno parte del progetto

2015 Lucis in Fundo - Luci, colori e ombre della maternità, racconto in tutte le sue sfaccettature dell’esperienza di una donna alla sua prima maternità.

2022 Stabat Pater - Viaggio tra padri combattenti, nato dalle interviste a padri che ogni giorno si misurano con le esistenze fragili dei loro figli. Figli che non giocano, non parlano, non camminano come tutti gli altri.

2024 Odi et Amo, al centro dello spettacolo la madre che abbiamo visto affrontare la sua prima maternità in Lucis in fundo: Dopo questi anni torna a misurarsi con il figlio e con la difficile età dell’adolescenza. 

 

 Un percorso collettivo tutto al femminile

Lo spettacolo nasce da un percorso tutto al femminile che si è sviluppato nel tempo a tappe progressive.

La prima è stata quella dell’incontro con oltre cento donne, madri di figli adolescenti, prevalentemente di età compresa tra i 40 e i 50 anni, appartenenti alla cosiddetta “Generazione X” per ritrovarsi, raccontare le proprie esperienze e condividerle fra tutte.

A questi incontri preliminari è seguita una fase rivolta a un gruppo piu ristretto di mamme, che avevano seguito un percorso di formazione teatrale con la Compagnia. Un workshop finalizzato a entrare più in profondità sui temi cruciali, che si è concluso con la realizzazione di un Reading collettivo, in cui le madri raccontano in scena le proprie esperienze, che ha circuitato in diverse occasioni, come il Festival Humus 2024, incontrando e confrontandosi con il pubblico per la prima volta.

La fase ultima del progetto è stata quella che ha rielaborato il materiale realizzato fin qui e portato via via alla messa in scena finale.

Un ringraziamento particolare va a tutte le madri che hanno condiviso questo percorso con noi e ci hanno regalato le loro testimonianze.

 

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