“IL TEATRO come risorsa nei TEMPI DIFFICILI”

Un percorso di teatro a distanza per aiutare i Bambini e i Ragazzi della scuola ad affrontare questo delicato momento del nostro presente.

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Il Teatro ADESSO
Adesso, più che mai, in questa nuova fase in cui l’Epidemia si è ripresentata forte in tutto il Paese e in particolar modo nella nostra città, sentiamo come necessario che il Teatro rientri, seppure a distanza, nella scuola, che ritorni a parlare con i bambini, i ragazzi e con gli insegnanti, che aiuti a rompere le distanze fisiche creando vicinanze emotive.

Quello che proponiamo oggi alla scuola e alle famiglie è un percorso laboratoriale diversificato per fasce d’età e per esigenze del singolo gruppo, ma con un obiettivo comune: contribuire al benessere dei bambini, dei ragazzi, supportando la classe, gli insegnanti e di riflesso anche i genitori.

Una proposta che si integri nel delicato e complesso percorso scolastico di questo anno 20/21.

Come auspicato anche in tempi “sereni” e non gravati dal Covid, un’occasione perché Scuola, Teatro e Genitori lavorino insieme per scambiarsi linfa vitale e sperimentare insieme non uno, ma tanti modi di trasmettere il sapere ai Bambini e ai Ragazzi e aiutarli a crescere.

Il Teatro PERCHE’
La nostra proposta è quella di un Laboratorio che utilizza modalità integrate di lavoro a distanza, fuori e dentro la scuola, con e senza le insegnanti, in classe e a casa.
Di volta in volta noi possiamo creare, giocando, dell’esperienze emotive e immaginative con i bambini e i ragazzi. E attraverso quelle esperienze possiamo aiutarli a:
- raccontare ed esprimere i pensieri e le emozioni che stanno vivendo
- comprendere quello che sta accadendo attorno a loro
- avere uno spazio in cui immaginare, sognare, inventare, e trasformare        
- allargare l’orizzonte e continuare a giocare insieme nonostante la distanza
- trovare, attraverso il teatro, un modo per affrontare un problema cercando le proprie risorse interne.
- allenarsi “creativamente” a cambiare il punto di vista e a non fermarsi davanti ai limiti.

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 Il Teatro COME  
Dalle lavagne alle video lezioni, dai libri ai materiali in pdf, dai compiti in classe alle interrogazioni attraverso uno schermo: gli insegnanti si sono trovati, per via della pressante necessità, a dover trasformare il proprio lavoro. Anche il Teatro, che lavora con il corpo e con le emozioni, ha dovuto fare i conti con il contesto. Noi artisti non possiamo entrare in classe e chiedere ai bambini e ai ragazzi di giocare liberi senza mascherina. Ma possiamo, in un mondo che oggi si presenta dominato da schermi, stimolargli a usare le mani, la materia, a fare cose che non li allontanino dalla realtà, possiamo insegnare ad ascoltare gli altri e se stessi, a fare domande, a essere curiosi.  

Gli incontri possono svolgersi con modalità diverse:
- Connettendoci direttamente con tutta la classe per lavorare in gruppo e con la presenza dell’insegnante (realizzabile con il supporto di una webcam, un pc e una lavagna lim). In questo caso abbiamo la possibilità di dialogare con tutto il gruppo classe. Saranno privilegiati per questa modalità, che vede i ragazzi fermi nei loro banchi, interventi come:
·       lavoro sul respiro, per aiutare a rilassarsi, ascoltarsi e sintonizzarsi con gli altri
·       ascoltare una storia
·       Fare giochi in cui usiamo la scrittura, la parola, la poesia per raccontare ciò che sentiamo
·       creare un diario
·       lavorare sull’ immaginazione
·       inventare storie e personaggi

 -         Connettendoci da casa, sempre su piattaforma digitale. In questo caso, per poter lavorare al meglio e seguire tutti, la classe viene divisa in piccoli sottogruppi. Questa modalità, svolgendosi in casa, ci dà la possibilità di fare giochi “più fisici”, in cui possiamo liberare le nostre energie usando il corpo e lavorando senza la limitazione della mascherina. Abbiamo la possibilità di giocare utilizzando oggetti, d’ improvvisare con il corpo e la voce, di esplorare la casa e tutto quello che ci circonda.  

Queste due diverse modalità sono combinabili tra loro, e possono andare a comporre un percorso unico. Da concordare e costruire insieme agli insegnanti, sia nei contenuti che nei tempi, che nella durata.

 Dobbiamo interpretare il cambiamento che tutti noi stiamo vivendo affinché i bambini e i ragazzi possano sentire che le cose si trasformano grazie anche alle nostre azioni e non solo alle nostre preoccupazioni.  

Questo è il lavoro dell’Arte e del Teatro, trasformare l’invisibile in visibile.

Questo è il nostro lavoro, che viene costruito ogni giorno grazie anche alla Comunità del nostro Quartiere.

Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira, Elena Lolli,

Compagnia teatrale Alma Rosé