IO RICORDO

Un progetto ispirato alla biografia di Liliana Segre
di e con Elena Lolli
regia Manuel Ferreira
durata 60 minuti

Tutto inizia la mattina di un giorno qualunque, a Milano, quando Liliana Segre viene raggiunta da una telefonata inaspettata dalla Presidenza della Repubblica, da cui è avvisata che nel pomeriggio verrà nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

É cosi che comincia la nostra storia, interpretata da una sola attrice in scena. Liliana Segre ha 88 anni quando le viene assegnato il prestigioso incarico e ne aveva 8 quando era una bambina felice di andare a scuola ma da cui fu espulsa, cacciata. Dopo 80 anni, la stessa persona viene nominata Senatrice a vita, ma la bambina che era un tempo vive ancora dentro di lei. Da qui ci si addentra in un flusso continuo di ricordi lontani ma ancora vividi e avvenimenti recenti, intrecciati tra loro, che conducono lo spettatore nella la vita della Segre attraversando le maglie che tengono unite il suo passato e la vita di adesso. L’odio e il razzismo che ha vissuto e quello a cui assistiamo oggi, la sua clandestinità e disperata ricerca di salvezza che non possono lasciarla indifferente di fronte a chi oggi cerca salvezza attraversando il mare, l’indifferenza di chi ha girato la testa dall’altra parte di fronte alla persecuzione fascista e nazista, l’indifferenza di oggi verso chi scappa dalla fame e dalle guerre.

Il reading non vuole essere una mera narrazione dell’orrore, ma ha lo scopo di trasmettere la consapevolezza che complice di ogni evento è l’indifferenza del mondo attorno, che non conta solo quello che facciamo ma anche quello che non facciamo.
Nelle parole di Liliana Segre e nel ricordo del momento in cui ha sentito di farsi testimone di tutti i perseguitati del suo tempo, c’è un appello accorato, la mano tesa verso quelle nuove generazioni che sono speranza. Storia personale e Storia collettiva, passato e presente vengono tessuti assieme, come a dire due cose importanti: che la Memoria non serve solo a ricordare ma anche ad agire e che la Storia la facciamo noi. Nella sua storia passata e presente non c’è eroismo, non c’è enfasi, ci sono paure e contraddizioni, emozioni, un’incrollabile voglia di vivere, di lasciare una traccia nella coscienza civile, di far sapere che complice di ogni evento è l’indifferenza del mondo attorno.