ROSSO

ROSSO

Guardatevi le scarpe e ringraziate che siano cosi comuni perché nella vita bisogna fare molta attenzione quando si hanno scarpe troppo rosse

con Annabella Di Costanzo e Mauro Buttafava
musiche Mauro Buttafava
scenografia musicale Mauro Buttafava e Marika Cosenza
movimenti scenici Valentina Sordo
costumi e oggetti di scena Sara Mezzanzanica e Eleonora Rossi
luci Marco D’Amico
testo e regia Elena Lolli


Partendo da “Scarpette Rosse” e usandone la grande potenza simbolica, Rosso propone una riscrittura dell’antica fiaba per farne una sorta di lente di ingrandimento dell’anima femminile. Basata su un antico racconto e ripresa da Andersen, che ne conservò il titolo originario, Scarpette Rosse è una di quelle fiabe “nere” che, in modo semplice quanto profondo, entra dentro l’anima delle donne in maniera acuta e tagliente.
Questa è la storia della ragazza presa dalla smania di possedere un paio di scarpe rosse, antico feticcio femminile che da sempre attraversa la cultura popolare e ancor’oggi resta una delle manie ricorrenti di molte donne. È la storia di un’ossessione, e quando si cade nell’ ossessione ci si allontana dalla vita per entrare in una corsa cieca e dolorosa.
Il finale, che non si risparmia in crudezza, è l’inevitabile prezzo da pagare per “imparare”.

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